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Agevolazioni sulle ristrutturazioni: tutto quello che c'è da sapere per ottenerle

Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate, tramite un’apposita guida pubblicata direttamente sul sito internet ufficiale, ha messo ulteriore ordine sul tema delle agevolazioni fiscali

di Mauro Introzzi 11 feb 2014 ore 16:43
Le agevolazioni fiscali per il 2014 sulle ristrutturazioni edilizie, che contengono anche degli incentivi sull’acquisto dei mobili e dell’arredamento, non sono cosa nuova. Nei giorni scorsi, però, l’Agenzia delle Entrate, tramite un’apposita guida pubblicata direttamente sul sito internet ufficiale, ha messo ulteriore ordine sul tema delle agevolazioni fiscali previste.

RISTRUTTURAZIONI: LA NORMATIVA

La normativa che regola la detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86, il cosiddetto Testo unico delle imposte sui redditi. È poi dal 2012, con il decreto legge 201 del 2011, che l’agevolazione è stata resa permanente e inserita tra gli oneri detraibili dall’Irpef.
Negli ultimi anni la normativa che regola la materia è stata più volte modificata. Le novità più recenti sono state introdotte:
- dal decreto legge n. 83/2012, che ha elevato, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la misura della detrazione (50%, invece di quella ordinaria del 36%) e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio (96.000 euro per unità immobiliare, invece che 48.000 euro);
- dal decreto legge n. 63/2013, che ha esteso questi maggiori benefici alle spese effettuate entro il 31 dicembre 2013;
- dalla legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), che ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, e stabilito una detrazione del 40% per le spese che saranno sostenute nel 2015.

ristrutturazione_1DETRAZIONE PER LE RISTRUTTURAZIONI: CHI NE USUFRUISCE

Potranno usufruire della detrazione tutti i contribuenti soggetti all’Irpef, che siano residenti o meno nello Stato italiano.
La normativa indica che non sono solo i proprietari dell’immobile potranno detrarre le spese per le ristrutturazioni ma anche i nudi proprietari, i titolari di un diritto reale di godimento (come l’usufrutto, l’abitazione o l’uso), i locatari o comodatari, i soci di cooperative, gli imprenditori individuali (per immobili che non siano beni strumentali o merce) e i soggetti indicati nell’articolo 5 del Testo unico delle imposte sui redditi (che regola i redditi prodotti in forma associata).
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.

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RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE: L’ENTITÀ DELLE AGEVOLAZIONI

La normativa fiscale dà la possibilità a chi ristruttura la propria abitazione di usufruire di alcune detrazioni. È possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.
A seguito delle disposizioni introdotte dal decreto legge n. 83/2012, dal decreto legge n. 63/2013 e dalla legge n.147/2013, i contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni:
- 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
- 40% delle spese che saranno sostenute nell’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
- 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016.
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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