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Rimettiamo in moto l'Italia

E’ questo il titolo dell’ultimo libro di Davide Giacalone edito da Rubettino. Che a dispetto del racconto pubblico più in voga, sostiene che l’Italia è un paese solido

di Massimo De Muro 26 giu 2013 ore 12:31
In collaborazione con http://www.iltrovalibri.it/

L’esordio di Davide Giacalone nello scambio di battute che abbiamo avuto è stato proprio questo: “L’Italia è un Paese solido”. A questa affermazione che aveva carattere determinato e tono imperativo, è seguita una spiegazione che ho potuto comprendere persino io: Il nostro debito pubblico era divenuto troppo alto, ma negli anni della crisi quello degli altri è cresciuto assai più del nostro. Abbiamo un patrimonio largamente superiore ai debiti, ponendoci a un livello di sicurezza che compete con la Germania, lasciando indietro tutti gli altri. Eppure il racconto pubblico è assai diverso, oscillando fra la geremiade e la rassegnazione.

Ma a chi torna utile dipingere il Paese peggio di come si trova realmente, provocando sconforto e depressione a livelli preoccupanti?
I politici sicuramente ne traggono vantaggio, è molto più facile parlare male di qualcuno, che risolvere i problemi dei cittadini. E anche i media hanno un buon ritorno da questa situazione, ogni giorno un titolone scandaloso senza fare fatica.

A novembre 2011, siamo stati veramente sull’orlo del baratro?
Assolutamente no, l’Italia è un paese veramente solido, l’aumento del famigerato “spread” ha procurato un aumento di pochi Mln di euro, distribuiti nei prossimi anni. Molti meno di quanto ci costeranno molti sprechi evitabili delle nostre istituzioni.

Cosa dovrebbe fare un giovane - io dico imprenditore, solo perché ormai chi vuole un lavoro se lo deve inventare - domani mattina per avere una speranza? Ci dia una delle ricette contenute nel suo libro
Condizione unica e non eludibile è la conoscenza dell’inglese e della rete, poi un bel progettino che si possa sviluppare in Italia, e partire alla ricerca di un Capital Venture appena fuori dalle nostre frontiere.

Lo sapevo, la solita risposta che farebbe cadere le braccia a chiunque
Non creda che sia una cosa così difficile e distante dalla mentalità delle nuove generazioni. Senza contare che i capitali ci sono e in abbondanza, ed è pieno di imprenditori che non aspettano altro. Sembra incredibile ma è così.

Per concludere, perché tutti gli economisti, i politici ed i politici economisti ci dicono da tempo cosa si dovrebbe fare per uscire dalla crisi, ma nessuno si sbaglia di dirci come?
Il come non ha nessun appeal elettorale, gliel’ho spiegato prima.

rimettiamo-in-moto-l-italia“Rimettiamo in moto l'Italia”
di Davide Giacalone
Rubbettino Editore

Il libro inizia così:
Cosa si può fare per l'Italia? Ora subito? La prima cosa da farsi e aprire gli occhi e uscire da un incubo. Siamo un Paese forte e ricco, fra i più capaci di adattarci al mondo che cambia e a competere senza timori. Abbiamo vantaggi che altri non si sognano. Ma dobbiamo stare attenti a che i nostri punti di forza non diventino moltiplicatori di debolezza. Che la nostra ricchezza non si trasformi da propellente produttivo in oppiaceo sedativo. Dobbiamo aprire gli occhi e smetterla di supporre che la vittoria di una guerricciola interna valga la disfatta nei conflitti esterni…

Massimo De Muro


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