Perché il surplus tedesco è sotto osservazione della Commissione europea
Troppe esportazioni e un basso livello di consumi interno stanno danneggiando il resto delle economie europee. Così la politica economia tedesca finisce sotto osservazione della Ue
di Marco Delugan 14 nov 2013 ore 12:57Nel 2001 la Commissione europea ha emanato sei atti legislativi - il così detto six pack - al fine di realizzare un controllo più rigoroso dell’applicazione del Patto di stabilità e crescita e di un maggiore coordinamento delle politiche economiche dei paesi europei. In questo ambito, sono stati introdotti controlli su diversi indicatori macroeconomici, tra cui la bilancia delle partite correnti: deficit e surplus non possono essere superiori al 6% del Pil per tre anni consecutivi.
Dal 2007 la Germania ha registrato surplus superiori a questa soglia, e la Commissione europea ha così deciso di mettere sotto osservazione la sua politica economica, una procedura che potrebbe portare prima a suggerimenti di politica economica per corregge lo squilibrio, poi ha vere e proprie sanzioni.
Quello che la Commissione imputa alla Germania, è di esportare molto ma di importare poco, soprattutto dai paesi europei più deboli, contribuendo così al protrarsi della loro crisi economica; e di non avere aperto alcuni settori della propria economia ad attori stranieri, cosa che aiuterebbe la domanda interna e l’economia europea in generale. Altra questione importante, secondo la Commissione, è che il surplus tedesco possa determinare una «una propensione alla deflazione nell’eurozona e nell’economia globale». I suggerimenti della Commissione Ue alla Germania potrebbero riguardare l’attivazione di misure volte ad aumentare la domanda interna e gli investimenti produttivi.
Il surplus tedesco negli ultimi tre anni e il limite imposto dalla Ue
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.