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Iva in Italia e all’estero

Iva al 21% oggi e magari al 23% da settembre? Decisamente meglio andare a far shopping all'estero, facendo però ben attenzione alla località, ché il 2011 ha visto una raffica di aumenti dell'Iva in tutta Europa.

di Carlo Sala 30 apr 2012 ore 14:48
In effetti, almeno per chi abita nel Nord Italia, la soluzione è notoriamente a portata di mano: la Svizzera applica un'Iva ordinaria dell'8%, quasi un terzo di quella italiana e assai più conveniente, sempre nell'ottica di chi vive al Nord, anche di quell'austriaca, attestata al 20%.

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Vero è che negli aeroporti, per i voli internazionali, esistono appositi uffici di VAT refund presso i quali ci si può far rimborsare l'Iva pagata su acquisti fatti nel Paese da cui si sta partendo, ma qualora dobbiate consumare in loco ciò che comprate sappiate che - sarà per la latitudine - i paesi scandinavi applicano aliquote Iva da raggelare: 25% Svezia e Danimarca, 23% la Finlandia. Poco più in là, nei Paesi baltici dell'ex Urss, l'Estonia riscuote il 20%, la Lettonia il 22%, la Lituania il 21%.

L'Inghilterra è giusto un filo meno cara dell'Italia: l'anno scorso l'Iva è stata portata dal 17,5% al 20%; l'1% di Iva in meno rischia tuttavia di essere bruciato dal rapporto di cambio tra euro e sterlina.

L'Est Europa può risultare a buon mercato più per il cambio tra l'euro e la moneta locale che per il regime fiscale. Portata già al 25% l'anno scorso, da quest'anno in Ungheria l'Iva è addirittura il 27% - l'aliquota più alta che si possa trovare in Europa. Romania, col 24%, e Polonia, col 23%, non arrivano a tali livelli, ma non rappresentano certo modelli di convenienza.

In direzione Est, come in direzione Ovest, fondamentalmente conviene andare il più lontano possibile. A Cipro, dove l'Iva è al 15%, la più bassa in assoluto tra i Paesi dell'euro (solo il Lussemburgo eguaglia tale soglia). A Ovest a Madeira e nelle Azzorre, territori portoghesi che beneficiano di un'Iva al 16% contro una media nazionale del 23%. Dalla Sicilia ci si può invece comodamente spostare a Sud: a Malta l'Iva è al 18%.

Al 20%, come in Slovacchia, l'aliquota della Slovenia, terra di confine col Friuli Venezia Giulia, al pari dell'Italia di oggi Belgio e Irlanda (imposta sul valore aggiunto del 21%), meglio dell'Italia, nella zona euro, fanno sopratutto Spagna (18%), Olanda e Germania (19%) e Francia (19,6%). Meglio invece non pensare di lucrare sulle difficoltà della Grecia: le isolette dell'Egeo godono di aliquote dal 5% al 9%, è vero, ma l'aliquota nazionale ordinaria lì è già del 23%.

Sul confronto tra Italia e altri paesi in tema tasse
: Imu: quanto si paga in Europa e Usa


Carlo Sala Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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