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E se arrivasse un Governo liquido?

Potrebbe avere rappresentanza di ministri attraverso la cooptazione di personaggi di riconosciuta capacità ed al di sopra dell’ambito strettamente parlamentare. Una idea provocatoria

di Alfonso Scarano 26 mar 2013 ore 17:31
Con alcuni colleghi da tempo stiamo ragionando sulla nascita del nuovo Governo e su questo magnificato problema della possibile ingovernabilità dell’Italia che risulterebbe da queste ultime elezioni.

A COSA SERVE IL GOVERNO - Avete mai letto il titolo terzo della seconda parte della Costituzione? A leggere questo capitolo, si ha l’impressione che nella Costituzione il Governo non abbia una funzione così fondamentale come quella che siamo abituati ad attribuirgli.

Ascolta l’audio - Il Governo nella Costituzione italiana



La Costituzione delinea come è fatto e da chi è presieduto, ma non specifica a cosa serve e cosa debba fare. Per capire cosa fa il Governo bisogna allora tuffarsi a leggere cosa dice il Titolo uno, quello che descrive il Parlamento e il Titolo due, quello che descrive il ruolo del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che devono controfirmare i decreti proposti dal Presidente della Repubblica e devono assistere ai lavori delle Camere. Il Governo propone le leggi, ma altrettanto lo fa il parlamentare, e può emettere decreti urgenti, ma questi decreti devono avere una reale caratteristica di urgenza dato che scadono dopo 60 giorni se non ratificati e approvati dal Parlamento.

IL GOVERNO LIQUIDO - Una idea provocatoria che potrebbe prendere forma è quella di un governo “liquido”. Potrebbe avere rappresentanza di ministri attraverso la cooptazione di personaggi di riconosciuta capacità ed al di sopra dell’ambito strettamente parlamentare, e per far passare le leggi, queste devono essere approvate da una maggioranza che potrebbe coagularsi ed addensarsi fluidamente di volta in volta, sui singoli disegni di legge.

Ascolta l’audio - Cos’è un Governo liquido



Già l’idea di mettere nei ministeri persone di provenienza non solo e non strettamente politica, ma persone di riconosciuta competenza e limpidezza, che possano raccogliere un ampio consenso, procederebbe nella direzione del Governo liquido.

Il governo avrà dei Ministri, ma le leggi avranno nel parlamento il luogo di piena e migliore discussione. Per eleggere i Ministri ci deve essere un baricentro di maggioranza, ma le formule possono anche essere variegate, ed anche quella del Governo che non nasca maggioritario a prescindere.

CENTRALITA’ DEL PARLAMENTO - E’ chiaro che, se non dovesse formarsi un Governo, avremmo il rischio di una stagione transitoria non utile per il Paese e traccheggiante verso delle nuove elezioni. Mentre se si trovasse una squadra di Ministri degni ed un programma di legislatura su cui ci possa essere una convergenza adeguata, e che nel suo operare trovi di volta in volta l’aggregazione della maggioranza liquida, il baricentro della politica si sposterebbe dal governo al parlamento. Il che non sarebbe un male. Di fatto il Governo liquido presuppone la capacità di realizzare una effettiva progettualità. E su questi progetti il Governo deve trovare di volta in volta la maggioranza.

Alfonso Scarano

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