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Agenzie di debito: come aiutare i soggetti sovraindebitati

Una debt agency si occupa di fornire una consulenza specializzata ai soggetti indebitati con l'obiettivo di aiutare sia le persone fisiche che giuridiche a superare fenomeni di sovraindebitamento

di Erica Venditti 28 mar 2013 ore 15:12
Una debt agency é un’agenzia che si occupa di fornire una consulenza specializzata ai soggetti indebitati e si pone come obiettivo quello di aiutare sia le persone fisiche che giuridiche a superare fenomeni di sovraindebitamento. L’attività principale di queste agenzie è quella di raggiungere accordi stragiudiziali con i creditori.

COSA FA UNA AGENZIA DI DEBITO
- Nel mondo anglosassone le debt agencie sono diffuse dal 1951; all’interno delle quali vi operano i debt counseleur, consulenti che dopo aver studiato a fondo la posizione debitoria dell’assistito, preparano un piano di pagamenti personalizzati e informano i creditori della situazione dei loro clienti. Inizialmente i creditori vengono avvisati dal consulente sulla volontà del debitore di avvalersi di un esperto, che una volta terminati i pagamenti, garantirà al proprio assistito che i creditori abbiano ripristinato un giudizio positivo sulla sua credit history, che gli permetterà, in caso di necessità, di poter ottenere altri prestiti. Le prime debt agencies hanno preso avvio nel 1951 negli Stati Uniti, quando i principali enti eroganti credito crearono la “Fondazione Nazionale per il Credit Counseling” (NFCC).

Il presidente del consiglio di fondazione del NFCC, Patrick W. Boisclair, disse che il ruolo iniziale di queste agenzie non era quello di recuperare debiti ma quello di promuovere l’alfabetizzazione finanziaria dei consumatori. Nel 1993 fu fondata “L’Association of Indipendent Consumer Credit Counseling Agencies” (AICCCA). A differenza della NFCC che promuoveva consulenze face to face, la metodologia utilizzata da AICCCA fu quella della consulenza a distanza, fornita telefonicamente. Oggi entrambe le organizzazioni operano con ambedue i metodi, ritenendoli efficaci nella risoluzione dei problemi finanziari dei cittadini-consumatori.  Nel 2005 negli Stati Uniti divenne obbligatorio fare ricorso ad una debt agency prima di poter aprire una pratica fallimentare.

L’operatività standard delle debt agencies estere è basata sui DMP (Debt Management Plan) ossia sui piani di gestione del debito.

I benefici dell’adesione ad un piano di gestione del debito sono diversi:

1) Consolidamento di pagamenti multipli in un unico pagamento che è inferiore rispetto alla somma dei singoli pagamenti
2) Riduzione del carico di interessi, solitamente dal 30% al 5%, grazie a questi accordi è possibile rientrare dall’esposizione debitoria molto più rapidamente.
3) Cura della credit history del cliente debitore; che uscendo positivamente dalla sua situazione debitoria potrà essere reinserito nel mercato del credito, pur non cancellando completamente la delinquency trascritta dai credit bureau.
4) Assistenza psicologica che viene data al debitore per tutto il tempo in cui è cliente dell’agenzia. Questo aspetto è di fondamentale importanza per superare i momenti di maggior difficoltà durante il percorso di uscita dai debiti.

Solitamente le debt agency percepiscono una provvigione mensile sul pagamento che i clienti effettuano ai propri creditori.

LE AGENZIE DI DEBITO IN ITALIA - In Italia le prime debt agencies sono nate nel 2008, prima erano del tutto sconosciute. L’assistenza agli individui che versavano in difficoltà economiche veniva data da consulenti o da mediatori creditizi e soprattutto da enti assistenziali e di carità. La Caritas e l’Adiconsum erano, e continuano ad essere,  le associazioni che maggiormente si prendono carico delle situazioni debitorie delle famiglie.

I casi di sovraindebitamento colpiscono l’intera persona, creando nei debitori situazioni di incapacità e di sconforto causate dalla sensazione di essere in balia della difficile situazione e dei creditori. I soggetti “run into debt”  sono spesso privi di sostegno emotivo e vivono situazioni stressanti non potendo più contare liberamente sulle proprie entrate e uscite. Coloro che si sono indebitati hanno meno possibilità di prender parte al consumo generale, non avendo più risorse disponibili, e rischiano di dover limitare così tanto il proprio tenore di vita, da ritenerla insoddisfacente.

L’aspetto psicologico è quindi di fondamentale importanza
. In questo contesto di scarsa cultura economica, diviene necessaria la figura di un consulente specifico che sia in grado di mitigare le conseguenze delle scelte sbagliate del passato. Questo è il ruolo del credit counselor, un regista che sia in grado di fare da tramite tra tutti i soggetti coinvolti, agendo da connettore tra i legali, grazie alle proprie competenze giuridiche, tra i commercialisti, tra i mediatori creditizi, per la propria capacità di creare soluzioni vantaggiose per il cliente, e tra le agenzie di recupero crediti, tentando di infondere la giusta tranquillità al debitore.

Si presuppone, vista la crisi economica in cui versa l’Italia e viste le sofferenze registrate dalle banche, che il lavoro del credit counselor avrà sempre maggior importanza. Infatti è in continuo aumento il numero di famiglie e imprese italiane che ha difficoltà a far fronte al pagamento delle rate relative ai prestiti contratti.

Il credito al consumo dovrebbe essere richiesto per mitigare una situazione di bisogno temporaneo, quale la perdita del posto di lavoro o un sostegno per il pagamento delle rate da sostenere, ma va pur sempre utilizzato con criterio e consapevolezza affinché non si trasformi in un cappio al collo, divenendo un ulteriore motivo di disagio famigliare, sono purtroppo ancora molti i consumatori, che avendo una scarsa alfabetizzazione finanziaria, sottostimano i problemi che possono emergere da un finanziamento incauto.

Erica Venditti


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