Paradisi fiscali

Per acquistare e vendere titoli finanziari ci vogliono imprese registrate da qualche parte. E per consentire che queste operazioni avvengano se non all’oscuro almeno all’ombra ci sono i cosi detti paradisi fiscali e cioè giurisdizioni, con annesso un territorio, che permettono di eludere le leggi che in altre giurisdizioni e in altri territori si dovrebbero invece rispettare.

Chi registra la propria attività in un paradiso fiscale lo fa per avere vantaggi fiscali, economici, commerciali e/o legali.

Non esiste una definizione univoca di paradiso fiscale, così che le statistiche sul fenomeno risultano curiosamente discordanti: secondo la Tax Justice Network i paradisi fiscali sarebbero decine; per l’Ocse non ce ne sono.

Ma quello che è forse più interessante, è che i paradisi fiscali si specializzano: la Svizzera è un ottimo posto dove esportare capitali sottratti al fisco, l’Olanda è particolarmente vantaggiosa per le multinazionali, la Isole Cayman sono una delle mete privilegiate dagli hedge funds, e così via.

Il risultato di questa specializzazione, e della progressiva eliminazione dei vincoli al movimento di attività economiche e capitali, è che questi hanno la possibilità di muoversi liberamente per il mondo alla ricerca del posto più adatto alle loro specifiche esigenze.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.