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Default debito pubblico

di Marco Delugan
Dichiarare nulli i propri debiti e non pagare né capitale ne interessi ai creditori è solo la versione estrema. Perché di default del debito di uno stato sovrano possono esserci diverse versioni. Da un punto di vista strettamente tecnico, basta non rispettare anche solo una delle clausole che regolano il debito per definire un default. Ma vediamo le tipologie principali.

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Come abbiamo appena visto, la più estrema è il non pagare più nulla, né capitale ne interessi. Versioni più soft sono il congelamento del debito, che vuol dire bloccare per un periodo di tempo i pagamenti; l’allungamento dei tempi di restituzione, pagando comunque tutto quello che si deve, periodicamente, ma in più rate; si può decidere di ripagare il capitale ma non gli interessi, o solo parte del capitale. Questa ultima strada, anche chiamata hair cut, taglio di capelli, è quella che hanno percorso l’Argentina e l’Equador nei primi anni del nuovo secolo. Altra strada possibile è il default selettivo, quando un paese decide di non ripagare una specifica emissione, o una classe di titoli. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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