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Contributi silenti

di Marco Delugan
I contributi silenti sono quei contriburi previdenziali versati da parasubordinati, precari o da chi esercita libere professioni non regolate da ordini professionali, per 15 anni (prima del 1992) e rappresentavano il requisito minimo per ottenere la pensione di vecchiaia al raggiungimento dell'età anagrafica prevista.

La riforma Fornero ha innalzato la quota minima da 15 anni a 20 anni, tanto che coloro i quali (circa 65.000 persone, in gran parte donne) al 1992 avevano raggiunto la quota prevista, rischiavano di non poter più utilizzarli. Al momento è stata prevista una deroga per coloro i quali al 1992 avevano già raggiunto quota 15 anni; solo questa categoria di persone potrà andare in pensione al raggiungimento dell'età prevista dalla legge. Per gli altri nulla da fare, salvo ulteriori deroghe. Quei contributi verranno comunque trattenuti dallo Stato, e utilizzati per pagare la pensione ad altri.

La difficoltà a raggiungere i limiti minimi per avere una pensione potrebbe presentarsi con sempre maggiore frequenza, visti i periodi di disoccupazione che la crisi economica sta portando e potrebbe portare in futuro e sempre più persone potrebbero venir coinvolte in questa situazione.
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