Mobilità ed esodo anticipato
Per quanto concerne gli accordi presi con l’azienda presso la quale prestava servizio, ritengo siano tuttora validi, in quanto sottoscritti prima del 1° gennaio 2012.
di Federico Nicastro 23 apr 2012 ore 10:02Se è vero ciò che mi ha detto l'Inps, si evince che io ho avuto negato il diritto di andare in pensione per un errore del patronato. A mio parere, è l'Inps che non mi ha comunicato nei tempi giusti la mancanza della documentazione richiesta. Ora mi ritrovo in attesa di risposta del ricorso che ho presentato. Premetto che sono in mobilità dall'8 gennaio 2012 per accordi presi con l'azienda in aprile del 2011, dimesso dal 30 6 2011, esodato in attesa di sapere se nel 2013 potrò andare in pensione come da accordi presi perché sono del 16 02 1952 .
Attualmente sono in ansia per ciò che mi sta succedendo perché mi ritrovo in attesa di un diritto che mi è stato negato per negligenza. La dicitura dell'elenco dei documenti da allegare alla domanda per il riconoscimento dei lavori usuranti era "prospetto paga" da cui, secondo me, il malinteso. Chissà quanti come me si sono trovati nella stessa situazione. Il limbo che sto vivendo da esodato avrei potuto evitarlo perché a tutt'oggi sto aspettando una data certa di pensionamento. Chi mi risarcirà del danno subito?
Nel ringraziarla anticipatamente le invio distinti saluti.
Risposta - Buongiorno. Dalle informazioni che mi mette a disposizione posso affermare quanto segue:
1) per quanto concerne gli accordi presi con l’azienda presso la quale prestava servizio, ritengo siano tuttora validi, in quanto sottoscritti prima del 1° gennaio 2012, data in cui sono entrate in vigore le disposizioni normative contenute nel “decreto Salva Italia”. Pertanto lei andrà in pensione usufruendo delle vecchie regole, valide fino al 31 dicembre 2011. Eventualmente l’unico problema potrà riguardare la copertura finanziaria che lo Stato dovrà garantire per tutti gli esodati (e su questo c’è ultimamente un gran dibattere tra governo, parti sociali ed Inps sul numero di ex lavoratori che formano questa categoria), ma il governo ha garantito una soluzione in tempi brevi;
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2) riguardo alla questione “lavoro usurante”, il patronato, nel coadiuvarla per la presentazione della documentazione, avrebbe dovuto, prima della trasmissione del fascicolo presso l’Inps, controllare che tutte le carte fossero a posto e quindi che i prospetti paga fossero in numero corrispondente a quello indicato dalla legge che regola materia. Ora, deve necessariamente attendere l’esito del ricorso presentato.
Spero di esserle stato di aiuto.
Distinti saluti.
Federico Nicastro
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