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Mutuo casa: scegliere quello giusto

Quanto potrò pagare al mese senza provocare squilibri alla mia famiglia? E’ questa la prima domanda da porsi

di Lucio Sgarabotto 24 ago 2011 ore 10:02

Domanda

Buongiorno,
Ho sempre letto con estremo interesse vari articoli della vostra rubrica; tuttavia l'ho sempre fatto da "esterno" alla questione mutui. Adesso mi si prospetta la necessità di acquistare una casa con i dubbi e le difficoltà che riguardano il mondo dei mutui.

Senza dilungarmi troppo svolgo attualmente l'attività di libero professionista con partita IVA e ho in genere un introito netto di 3500 euro mensile che può variare in aumento.

La richiesta che faccio è la seguente: dovendo acquistare un immobile del valore di 300 mila euro e anticipando circa la metà del costo, è consigliabile contrarre un mutuo a tasso fisso o variabile?

E inoltre, modificando la mia situazione lavorativa (passaggio da libera professione a dipendenza, con una riduzione di circa 1000 euro mensili) sarebbe problematico ottenere il mutuo?

Dimenticavo di dire che ho 36 anni.

Ringrazio anticipatamente.

LEGGI ANCHE: Mutuo, fisso o variabile? Conviene rinegoziare o surrogare?

Risposta

E’ abbastanza inutile, se non dannoso, scegliere un mutuo in base alle previsioni sui tassi. Il mutuo ha durata solitamente almeno decennale mentre le previsioni sui tassi, ben che vada, arrivano fino a un paio d’anni. Sempre che i pronostici si dimostrino azzeccati rimangono almeno otto anni di rate in balia dei mercati.

E’ quindi preferibile quando si richiede un mutuo guardare alle proprie esigenze piuttosto che all’andamento dei mercati. La domanda principale da farsi è: qual è la massima somma mensile che potrò pagare per restituire il debito senza che ciò provochi squilibri alla famiglia?

Fatti due conti in base alla rata massima e al capitale da prendere in prestito si può identificare la durata del mutuo e il tasso massimo che si può pagare. Se questo è più elevato dei tassi di mercato, in base alla sicurezza richiesta si potrà scegliere tra i vari tipi di mutuo presenti sul mercato, altrimenti o si dovrà allungare la durata o rivolgere l’attenzione a quei mutui che offrono oggi i tassi più bassi, ma che espongono a rischi notevoli in caso di risalita dei tassi.

Non sapendo quando e come usciremo dall’attuale crisi, credo che attualmente un buon compromesso tra economicità e sicurezza sia il mutuo a tasso variabile con cap, in modo tale che si possano sfruttare gli attuali bassi tassi, ma si sia nello stesso tempo protetti da eventuali futuri rialzi.

Tenga presente che con le attuali norme sarà comunque possibile cambiare il mutuo in qualsiasi momento desiderato.

La banca è abbastanza ottusa e a fronte della richiesta del mutuo per stabilire la sua situazione economica le chiederà la busta paga degli intestatari del finanziamento e l’ultima dichiarazione dei redditi. Il mutuo che l’istituto le concederà solitamente ha una rata che non supera un terzo del reddito netto mensile per cui se farà la richiesta da libero professionista potrà contare su una rata massima di circa 1.200 Euro, come dipendente di circa 850 Euro. Non credo possa incontrare problemi né in un caso né nell’altro.

Cordialmente
Lucio Sgarabotto
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