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Assicurazione Vita, come farsi liquidare?

Qual è la formula che potrebbe ripagare al meglio l’investimento fatto?

di Lucio Sgarabotto 2 gen 2012 ore 12:24
Domanda - Sono papà di un ragazzo che sfortunatamente sei anni fa è stato coinvolto in un incidente stradale e da allora è invalido e non autosufficiente, penso continuamente a quando noi non ci saremo più e ora che arrivo alla scadenza di un’assicurazione vita che avevo stipulato 25 anni fa vorrei poter scegliere la soluzione più vantaggiosa per il nostro oggi e per il suo eventuale domani.

Dopo questa breve presentazione arrivo al quesito vero e proprio. Ho 55 anni e 48 mia moglie, nel 1987 abbiamo sottoscritto una polizza assicurativa mista FONDO INA VALORE ATTIVO tariffa 03FC della durata di 25 anni per un versamento annuale pari ai vecchi 2.500.000 lire suddivisi in parti uguali in due separate polizze, non mi è mai stato dato un prospetto informativo ma solo una copertina del prodotto in cui raccogliere le quietanze che descriveva i caratteri generali della polizza oggi a parità di valore versiamo annualmente 643€ a testa, il valore delle quote al nostro primo versamento era di 1.006, era il 31/12/1987, abbiamo sempre regolarmente pagato e qualche anno fa abbiamo rifiutato una proposta di cambiare la polizza con un nuovo prodotto INA, tra pochi giorni verserò la mia ultima rata e in quell’occasione vorrei anticipare all’assicuratore la nostra decisione su come vorremmo essere liquidati.

A oggi il valore delle quote è di 4.187, purtroppo a fronte di un buon incremento del valore del fondo a causa delle spese gravanti (20%) su questi prodotti la nostra performance totale non è cosi brillante, comunque visto anche la detraibilità fiscale di cui abbiamo usufruito và bene così.
Scadenza 30/12/2012, su questo prodotto sembra che il tasso tecnico sia pari a zero, non è mai menzionato, oppure è il 4% garantito?

Il consiglio che vorrei chiederti è proprio sul come farmi liquidare, sulla formula che potrebbe ripagare al meglio questo investimento, le ipotesi che considero sono diverse ma vorrei agire per il meglio.

1) Farmi liquidare il capitale? (secondo i miei calcoli dovrei avvicinarmi ai 26000€ per polizza ma faccio fatica a fare il calcolo per via del 4% che dovrebbe essere garantito e non so calcolarlo negli anni con performance inferiori a questo minimo)

2) Rendita vitalizia immediata? (sarebbe la soluzione che preferirei per poter arrotondare la futura pensione ma mi puoi aiutare a calcolare quello che mi spetterebbe?
manterrei il caso morte per tutta la vita? mio figlio cosa potrebbe incassare alla mia morte?
Ho letto qualcosa sul forum ma i dubbi sono tanti, vista l’anzianità della polizza mi spetterebbe un coefficiente di rivalutazione favorevole o sarebbe quello odierno?
Ho diritto a mantenere anche nell’erogazione della rendita il minimo del 4%? E’ indicizzato?

3) E’ più conveniente il pagamento differito a 5 o 10 anni e poi rendita?

L’assicuratore che conoscevo bene non lavora più e con il ragazzo che è subentrato non c’è un gran rapporto, le sue risposte sono sempre vaghe, se riesci tu a darmi qualche notizia o consiglio su come
comportarmi mi faresti un gran piacere.

Perdona questo poema e anticipatamente ti ringrazio. 
 
Risposta - Per questioni personali sono molto vicino ai giovani che hanno subito invalidità a causa di incidenti stradali, per cui le dedico molto volentieri il mio tempo.
Purtroppo senza prendere visione del prospetto informativo non posso esserle molto d’aiuto. La polizza che lei indica ha avuto varie versioni nel corso del tempo per cui senza prendere visione del prospetto informativo non è possibile sapere se il tasso tecnico è del 4% o di una diversa percentuale, né è possibile quantificare quale potrebbe essere la rendita derivante dal capitale maturato.

A mio avviso dovrebbe comportarsi in questo modo.

1) Si faccia mandare una copia della nota informativa che l’Assicurazione deve aver conservato (meglio se chiede la documentazione con raccomandata direttamente alla Compagnia).
2) Controlli in tale documentazione qual è il tasso tecnico (è probabile sia il 4%) e se esiste la facoltà di differimento automatico alla scadenza (possibilità di lasciare il capitale maturato in deposito con rivalutazione minima garantita senza più versamenti).
3) Se esiste, scelga tale possibilità e nomini quale beneficiario suo figlio.

Potrà contemporaneamente disporre in qualsiasi momento del suo denaro o di parte di esso, garantirsi un rendimento minimo e lasciare, in esenzione di imposte, il patrimonio a suo figlio.
Qualora tale scelta non fosse disponibile, meglio la liquidazione di quanto maturato piuttosto che la rendita che, anche se elevata, si esaurirebbe con la sua, il più lontana possibile, dipartita.
Quando riceverà la documentazione, se non le fosse chiara, mi interpelli pure.


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Cordialmente.
Lucio Sgarabotto
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